Si narra che una volta provato, difficilmente si è disposti a tornare indietro.
Allora ci siamo domandati quale fosse il suo segreto ed abbiamo cominciato una ricerca.

Quello che abbiamo scoperto si trova in fondo alla scheda prodotto!

Scegliendo GASTONA ci aiuti a fare del bene fuori dalle 4 mura del bagno. Diciamocelo, il mondo è pieno me*da ma anche pieno di realtà virtuose che ogni giorno provano a ripulirlo. Gastona è qui per appoggiarle.

I tuoi "sforzi" non saranno vani.

È autunno, le giornate si accorciano e la temperatura comincia ad abbassarsi. Esco di casa per una corsa, osando ancora il pantaloncino corto convinto che i peli mi proteggeranno.

Inizio l’allenamento lungo il percorso che sono solito fare quasi ogni giorno quando qualcosa che non c’è mai stato prima attira la mia attenzione.

E’ un cucciolo di gorilla che oscillando dal guardrail mi fa il dito medio. No scherzo, quello c’è ogni martedì!

Ad attirarmi è in realtà un cartellone pubblicitario.

È colorato di rosa e azzurro e su di esso spiccano una scritta censurata ed un disegno.

Il disegno rappresenta due natiche da cui fuoriesce un mazzolin di fiori.

La scritta recita “questa pubblicità fa cagare”.

“dei geni...” penso “o forse no?”

Se questa pubblicità facesse veramente cagare non sarebbe nulla di geniale ma solo una brutta pubblicità. Sarebbe geniale se non facesse effettivamente cagare riuscendo a far parlare di sé ma a quel punto il suo messaggio sarebbe mendace perché di per sé sarebbe una pubblicità geniale.

Ancora oggi non ho capito cosa penso di quel messaggio ma so che è così che ho conosciuto Gastona. Ah, con conosciuto intendo che ci sono finito dentro ma come questo sia successo ve lo racconterò solo di persona. Oppure potete chiederlo al gorilla che ogni martedì mi fa il dito medio oscillando dal guardrail.

Dovevo ricordarmi di scrivere qualcosa, ci penserò su...

Eccomi qui, sono Mattia. Alcuni mi chiamano Sandro (ma questa è un'altra storia).

Ho 29 anni e da 35 mi occupo di cose. Sono il co-fondatore di Gastona nonché il social mierda manager del profilo.

No, non è una presentazione stile quei programmi su MTV in cui le persone cercavano un partner, che poi, se ci pensiamo, non era altro che ciò che sarebbe diventato Tinder oggi.

Vabbè, andiamo al sodo.

Un anno fa, Pietro mi ha chiesto di dargli una mano col marketing. Non sapevo neanche chi fosse Pietro: pensavo volesse propormi qualche schema Ponzi strano, tipo quei vecchi amici delle scuole medie che non vedi da anni e che magicamente ti chiedono di entrare a fare qualcosa di non ben definito.

Poi è successo quello che avete visto.
Ora la tua vita proseguirà esattamente come prima, scusa per avertene sottratto 20 secondi.