Di Copry Water

I primi Lego erano fatti di cacca

Se ti dicessi che in natura esistono i Lego e che sono fatti di cacca cosa penseresti? 

I Lego li conosciamo tutti: sono indubbiamente tra i giocattoli più popolari al mondo! 

La loro storia inizia negli anni '30 quando Ole Kirk Christiansen, un falegname danese, fondò un'azienda chiamata "Lego," unendo le parole danesi "leg godt," che significano letteralmente "gioca bene".

Inizialmente, l'azienda produceva giocattoli in legno.

Negli anni '40, Lego iniziò a produrre giocattoli in plastica finché nel ‘47, la società iniziò a produrre i famosi mattoncini ad incastro con cui tutti siamo cresciuti e nel ‘53 il nome "Lego" fu ufficialmente adottato unicamente per i mattoncini!

Ma si sa: la maggior parte delle invenzioni umane hanno un’ispirazione di origine naturale e quella dei lego è proprio la cacca.

Non una cacca qualsiasi ma quella di un animale australiano, un marsupiale chiamato Vombato: l’unico animale del pianeta capace di fare la cacca a cubetti. 

Si hai capito bene: cacca a cubetti. 

I motivi, come ci illustra un gruppo di ricercatori dell'Università del Queensland, è stato identificato in due fattori chiave

Struttura del colon: Il colon del vombato è particolarmente elastico e può deformarsi in modo selettivo in diverse regioni. Ciò consente alle feci di assumere forme diverse durante il processo di formazione.

Disidratazione selettiva: le feci del vombato subiscono una disidratazione selettiva in diverse parti del colon. Questo processo è controllato dalla contrazione differenziata dei muscoli intestinali e ciò contribuisce alla formazione di angoli retti e alla creazione di forme cubiche.

A questo punto le domande che ti starai facendo sono due: 

1- Per quale motivo evolutivo il Vombato fa la cacca a cubi?

2- In che modo questa faccenda ha ispirato i Lego? 

E’ presto detto: facendo cacca a cubi questo buffo animale può marcare meglio il territorio dal momento che diminuisce la probabilità che rotoli via. Per quanto riguarda i Lego non c’è nessuna correlazione con questa storia ma ora hai un argomento in più per il tuo prossimo appuntamento galante. Non ringraziarmi.